“Sarebbe bello se avessimo un film da guardare. Non c’ho pensato.” mi dice.
Nel suo sguardo c’è la timidezza di chi non ha molta confidenza con l’interlocutore. I suoi lineamenti sono ancora estranei anche a me. Poche ore prima, quando l’ho vista per la prima volta nel parcheggio di Home Depot, era già buio. Da quel momento in poi la luce le ha attraversato il volto soltanto negli attimi in cui la strada era illuminata da lampioni o segnali stradali.
“Credo di avere qualche film sul computer che ho nel portabagagli. Ma temo che soltanto uno sia in inglese. In Italia doppiamo tutto!” sorrido “Mulholland Drive. L’hai visto?”
Mentre pronuncio quelle parole mi ricordo di avere avuto la stessa conversazione con altre persone in una serata di noia qualche mese prima. È sicuramente una di quelle pellicole che vanno guardate più volte per scoprire nuovi particolari che ti aiutino a capire meglio ma, per i più svariati motivi, l’ho guardato talmente tante volte che ormai credo di averlo capito meglio di David Lynch.
“Non lo conosco” risponde.
“Beh, spero ti piacciano i film strani perché questo lo è un bel po'” poi, abbassando un po’ il volume della voce, continuo “mi dispiace per loro due qui davanti. Non possiamo vederlo tutti”
Ramona è la sorella di Carlos, il ragazzo alla guida della station wagon sulla quale sto percorrendo le 382 miglia di Interstate 5 che mi separano dalla mia destinazione. Sono due ragazzi messicani che, insieme a Nicole, la loro ospite taiwanese (?), hanno deciso di trascorrere una settimana a San Francisco.
Di solito prendo l’aereo per muovermi tra Los Angeles e San Francisco. È una tratta relativamente economica e in circa 50 minuti sei arrivato. In questo periodo però, non so per quale motivo, i voli sono incredibilmente costosi. Il più economico che Kayak mi aveva segnalato costava 295 dollari. Pensando di averne spesi soltanto 150, qualche mese prima, per arrivare fino a New York, mi sembrava davvero un’assurdità.
L’autobus potrebbe essere una soluzione alternativa, ma mi farebbero pagare per tutti i bagagli che mi porto dietro. Arriverei a spendere la stessa cifra.
Fortunatamente sono migliaia gli automobilisti che ogni giorno attraversano la California da Nord a Sud e, per quanto il sogno di viaggiare per gli Stati Uniti in autostop tenga ancora svegli molti avventurieri per l’emozione, non c’è più bisogno di sollevare il pollice sul bordo della strada.
Internet ci offre molteplici strumenti per contattare quegli automobilisti, ci da il tempo di presentarci, spiegare le nostre intenzioni e organizzare il viaggio.
Guida inter(net)galattica per autostoppisti
Facebook e Twitter sono sempre i primi siti a saltarmi in mente quando sto per organizzare qualcosa. Non sono sempre le risorse giuste ma, in passato, mi hanno più volte regalato soddisfazioni. C’è spesso l’amico dell’amico del fratello di qualcuno che può aiutarvi.
Quando i social network principali non funzionano, comincio a contattare gli utenti di siti che offrono “contatti” a persone che si trovano spesso nella mia stessa condizione. Persone interessate a conoscersi e condividere storie, emozioni e spesso anche scambiarsi favori.
Con mia grande soddisfazione comincio ad avere belle esperienze anche tramite MeetingLife (il sito del mio progetto). È un sito che ti permette di conoscere gente che vuole provare esperienze che altri utenti possono offrire. E con la parola esperienze si può intendere qualsiasi cosa.
Un’altra grande community che mi ha spesso aiutato è quella di Couchsurfing. Chi guarda i miei video e segue questo blog sa che sono un grande fan. È il sito più importante per chi è in cerca di ospitalità. Il più grande strumento per avere amici in tutto in mondo. Oltre alle offerte di divani su cui passare la notte, Couchsurfing offre forum di discussione divisi per località e argomento.
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Carlos ha risposto alla mia richiesta di aiuto che ho postato nella categoria Ride Share California.
Hi everybody.
I’m currently in Culver City (LA). I’m looking to share a ride to SF any time next week.
I can chip in for gas and help with driving.
Send me a message with your phone number if interested.Thanks a lot.
Grazie a Couchsurfing sono riuscito a organizzare anche il mio road trip tra California, Nevada e Arizona di tre anni fa.
Cercando car sharing, Google mi ha proposto un interessante risultato: ZimRide. Uno strumento interamente dedicato a chi è in cerca di un passaggio oppure può offrirne uno. Ci sono molti annunci ogni giorno. Le possibilità di trovare un passaggio qui su sono quasi pari a quelle di riuscire a prendere un treno. Il sito è semplice e strutturato molto bene. Come nel caso di CouchSurfing e MeetingLife, anche qui è previsto un sistema di feedback per garantire un buon livello di affidabilità delle persone che si incontrano.
Zimride, inoltre, offre la possibilità di pagare il viaggio in anticipo con carta di credito e ti tutela nel caso in cui l’automobilista di turno dovesse lasciarti a piedi.
Per concludere, se tutti i consigli precedenti non dovessero funzionare, c’è sempre Craigslist. Una soluzione ad ogni problema. La categoria Rideshare è presente anche qui su, ma ovviamente il livello di sicurezza e affidabilità delle persone che si incontrano può abbassarsi notevolmente.
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