La sinuosa ma leggera curvatura del tricipite in movimento cattura la mia attenzione nel momento in cui dirige la mano verso le tazzine di ceramica sopra la macchina del caffè. Poi la ritrae di scatto perchè si ricorda che le avevo chiesto una to-go cup. Ne prende una alla sua destra senza staccare lo sguardo dal latte che sta scaldando. Ha un corpo atletico sotto un vestitino di fine anni ’50 che avrà comprato in uno dei thrift store su Haight street e, dietro quella lunga frangia castano molto chiaro, sorride spesso.
“Come si chiama questa zona?” Le chiedo mentre batte morbidamente il pentolino del latte sul bancone per far assestare la schiuma. “Si chiama NOPA. Perchè è a NOrd del PAnhandle.” Mi risponde sorridente mentre versa il latte nel contenitore di cartone con dentro il mio caffè. La mia domanda deve aver tolto ogni dubbio sulle mie origine forestiere, quindi aggiunge “Non sei di San Francisco, da dove vieni?”.
“Sono italiano, sto per andare a vedere un appartamento dietro l’angolo. Ho deciso di prendere un caffè perchè sono un po’ in anticipo per l’appuntamento”
“Adoro questa zona” mi dice “C’è tutto quello di cui hai bisogno, bella gente, ristoranti e cafè ad ogni angolo e il parco è a due passi da qui.”
“Beh,” la seguo verso la cassa, dall’altro lato del bancone ” se decidessi di prendere questo appartamento, ci vedremo spesso allora”.
Cercare casa a San Francisco
non è affatto un’impresa facile. Ho cercato e trovato case in diverse città nel mondo. Quando andai a Londra per la prima volta trovai una casa appena arrivato in città. E non parlavo nemmeno inglese. Ma a San Francisco è diverso.
Non è questione di soldi, sebbene gli affitti siano tra i più cari degli Stati Uniti. Anche se sei disposto a spendere molto (non è il mio caso) ti troverai sempre a competere con altre centinaia di persone che hanno risposto allo stesso annuncio e che, molto probabilmente, sono interessate al tuo stesso appartamento.
La fortuna farà la differenza, ma la strategia da seguire è una. Cercare annunci e rispondere. A meno che, dopo aver sfoderato le vostre armi su Facebook e Twitter, scoprite che qualche vostra vecchia o nuova conoscenza può aiutarvi a trovare una sistemazione.
Il sito di annunci più diffuso negli Sati Uniti è senza dubbio Craigslist. Una piattaforma molto elementare e dall’aspetto un po’ anziano rispetto a quello a cui siamo abituati oggi. Tutta apparenza, non spaventatevi. Il sito è aggiornatissimo e ci sono nuovi annunci ogni minuto, nelle varie categorie.
A meno che non godiate di uno stipendio formato americano per potervi permettere un appartamento tutto per voi, le sezioni di Craigslist che vi interessano sono Rooms/Shared oppure Sublets/Temporary che trovate nella colonnina Housing. Sfogliando quelle pagine vi imbatterete in centinaia di annunci di persone che offrono stanze in affitto all’interno dei loro appartamenti per periodi più o meno lunghi.
Di solito leggo molto attentamente ogni annuncio che mi interessa e, quando il numero di telefono non è disponibile per poter chiamare, cerco di scrivere email personalizzate per far capire che ho letto l’annuncio e che sono la persona adatta per l’appartamento.
A San Francisco, visto che la mia buona volontà non funzionava, ho dovuto giocare sulle probabilità. Copia/incolla/invio della stessa mail a centinaia di indirizzi diversi per un totale due giorni di seguito. Fino a quando, nel generale stupore degli amici che mi stanno offrendo un divano temporaneo, il mio GMail mi mostra quello di Chris tra i messaggi ricevuti.
Alcuni miei amici hanno aspettato mesi prima di ottenere le prime risposte.
Mentre sorseggio il mio caffè seduto su un divano del bar sento chiamare il mio nome da un tipo che si avvicina verso di me. Come fa a sapere il mio nome? penso. “Sei Ernesto vero?”. “Si” rispondo. “Ciao, sono Chris. Fai con calma, quando hai fatto ti aspetto a casa.”
Nonostante l’invito alla calma, mi sembra poco opportuno fare aspettare il mio nuovo amico. Butto giù il caffè velocemente e, dieci minuti dopo, sono di fronte il cancello. Suono il campanello per vedere Chris apparire di nuovo.
“Ciao Ernesto, entra pure”.
Lo seguo mentre sale le scale che portano al piano abitabile dell’appartamento. Rompo il ghiaccio dicendo che la zona mi sembra molto bella.
“Si, é una gran bella zona per San Francisco. Il sindaco della città vive in una casa da milioni di dollari a qualche blocco di distanza da qui”
La casa è molto grande. Si sviluppa intorno a un lungo corridoio. Chris è un artista ed è l’autore dei quadri che vedo sulle pareti. Mi mostra la prima delle due stanze disponibili nella quale incontro Rita, la ragazza svizzera che sta per lasciare il posto al nuovo inquilino. La stanza è molto bella. Spaziosa e arredata con stile. La grande vetrata in stile vittoriano permette al timido sole di illuminare l’ambiente in ogni suo punto. Mi piace molto e l’intero appartamento mi colpisce per pulizia e stile.
Sorpassando le stanze non disponibili che Chris mi mostra molto velocemente, arriviamo ai due bagni. Uno grande con vasca e lavabo e uno più piccolo, a fianco, per il resto. “Avere i due ambienti separati è molto comodo” mi dice Chris col suo accento del Tennesse. “Cosi se ti scappa non devi disturbare chi sta facendo la doccia”. Sorrido e insieme proseguiamo con la visita della seconda camera da letto disponibile. È molto più piccola della prima. C’è un grande letto queen size accostato su due pareti, due finestre piccole, armadio a muro e un piccolo mobiletto sul quale, l’attuale residente tiene i suoi accessori per il make up.
Camminiamo fino alla fine del corridoio dove trovo, alla mia destra, una cucina molto grande e pulita fornita di tutto il necessario e, alla mia sinistra, un grande salotto arredato con stile. Chris ci vive da dieci anni ed è il main tenant, come dicono loro. Quello che ha la firma sul contratto.
Gli piace dedicarsi ai lavoretti domestici ed è lui il principale responsabile dell’arredamento.
I calici di vino disposti sui mobili intorno alla stanza mi fanno pensare che la casa è abitata da gente che ci vive con gusto e la cosa mi piace. Mi mostra il piccolo televisore e cerca di giustificarne le dimensioni dicendomi che la TV via cavo è compresa nell’affitto. Rispondo dicendo che non la guardo quasi mai ma che quel televisore un po’ vecchio rende l’atmosfera più familiare.
La visita si conclude nel corridoio, di fronte a una foto aerea di San Francisco negli anni ’20 che Chris usa per illustrarmi la zona.
La casa mi è piaciuta molto ed è sorprendentemente economica per questa zona. Mi sembra davvero un ottimo affare ma, nonostante tutto, dico al mio cicerone di esser stato sufficientemente fortunato da ricevere due risposte su Craigslist e che quindi sarei andato a vedere l’altro appartamento prima di dargli la mia risposta definitiva.
Lascio la casa e mi affretto a salire sul bus in direzione dell’altro posto da vedere. Sento che potrei perdere l’opportunità di accaparrarmi quella bella casetta. Devo prendere una decisione prima che lo faccia qualcun altro.
L’autobus mi porta nella Mission. Il quartiere più esotico delle città. Una delle zone più ambite dai giovani in cerca di divertimento notturno, nonchè molto più economica.
Il Posto che sto per vedere è una sorta di spazio condiviso da altri giovani imprenditori del web. Potrebbe essere un ambiente molto più stimolante per me e giustificherebbe meglio il motivo della mia permanenza in città. Ero gia stato in un posto simile durante la mia scorsa visita e mi sono trovato benissimo. Ci sarei tornato senza problemi ma, purtroppo, durante il mio periodo in Italia, sono stati costretti a chiudere i battenti per problemini tecnici.
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La mia visita nel nuovo posto è molto veloce. Mi basta uno sguardo per capire che è tenuto davvero male e che, nonostante le condizioni davvero pessime, il prezzo dell’affitto è il doppio di quello che Chris mi aveva proposto poco prima.
Saluto e ringrazio la giovane incaricata al mio tour, tiro fuori il telefono e mando un sms a Chris.
IO – Chris sono Ernesto. Se credi che possa essere la persona che cercate, io prenderei la stanza più piccola. Passerei al volo per darti un po’ di soldi e fermarla definitivamente.
CHRIS – Perfetto. Ce la fai a passare alle 6.30?
Wow! Ho una casa a San Francisco!
Nel tragitto che mi separa da Chris penso alla stanza più grande. Costa soltanto 200 dollari di più (per San Francisco è poco, in euro è ancora meno) per il doppio delle dimensioni. Ma alla fine rimango dell’idea di risparmiarli. Va bene cosi.
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